Se la vittima è un mio compagno

selavittimaèunaltro

  • Non è “solo uno scherzo”
    Laddove l’offesa sia sistematica, non devo dare supporto a chi fa le prepotenze, ad esempio ridendo o guardando quello che succede. Devo cercare di convincere anche i compagni a non farlo. Così il bullo capirà che non ha più l’appoggio dei compagni.
  • Spetta anche a me fare qualcosa
    Chiunque può fare qualcosa per aiutare la vittima e farlo è un dovere di tutti. Bastano anche dei piccoli gesti come passare del tempo con lei e non lasciarla sola durante l’intervallo e all’uscita di scuola, o confortarla dopo che ha subito una prepotenza. In questo modo la vittima si sentirà meno sola.
  • Non devo sottovalutare la gravità della cosa per la vittima
    Alla vittima importa eccome di subire il bullismo, la sua sofferenza spesso non è manifesta ma certamente è profonda: semplicemente non sa come difendersi. Prendere le sue difese può essere d’aiuto (ad esempio prendendola e portandola da un’altra parte, lontana dai bulli)
  • Non bisogna pensare “io non faccio la spia”
    Se parliamo con qualcuno di quello che succede, non stiamo facendo la spia, stiamo aiutando qualcuno. Raccontiamo cosa sta succedendo ad un adulto di cui ci fidiamo, oppure incoraggiamo la vittima a chiedere aiuto ai genitori o ai professori.
  • Non dobbiamo avere paura
    Restare a guardare non fa altro che dare forza a chi agisce in modo prepotente e le cose potrebbero peggiorare comunque. Insieme ai nostri compagni proviamo a dire al bullo che il suo comportamento è sbagliato

 

E se assisto a una prepotenza online?
  • Devo segnalare il contenuto improprio
  • Non devo commentare un post o una foto impropria con un messaggio a favore di chi l’ha postata
  • Non dovrei mettere il “mi piace” ad un post o una foto impropria  
  • Non devo diffondere a mia volta una foto che potrebbe danneggiare la vittima
  • Devo mostrare il contenuto improprio ad un adulto
  • Potrei scrivere un messaggio a favore della vittima
  • Potrei contattare in privato la vittima per consolarla
  • Posso provare a fare qualcosa per la vittima (es. se è stata esclusa da un gruppo online, posso cercare di far capire ai miei compagni che non è bello che ci sia un gruppo della classe al quale lei non partecipa)