“Io non faccio la spia”

solidarieta

Se proviamo, anche solo per un secondo, a metterci nei panni della vittima, dispiacersi è inevitabile.
Questa immedesimazione però è faticosa e, soprattutto, non basta da sola a migliorare la situazione dei nostri compagni presi di mira.

Rappresenta però il primo passo, per ottenere un ambiente migliore e una classe più affiatata.

Spesso assistiamo a fenomeni di bullismo ma non ci sentiamo coinvolti al punto da intervenire perché pensiamo che “dovrebbe farlo qualcun altro”, come ad esempio un adulto o qualcuno più vicino alla vittima. Questo sentimento è ancora più forte online, dove i ragazzi possono vedere tante cose sbagliate e pensare che non è affar loro chiedere aiuto o denunciare.

Ma non fare nulla lascia campo libero alle prevaricazioni e ai soprusi del bullo, e ciò non può che peggiorare la situazione per la vittima e per il clima della classe. .

Ci sono tanti modi con  cui è possibile intervenire;  cominciamo  ad esempio togliendo l’appoggio di cui gode il bullo in classe (evitiamo di ridere, di assistere, di partecipare), fino a denunciare i veri e propri atti di bullismo.

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Spesso non interveniamo per via di alcune convinzioni sbagliate:

  • Non denunciamo gli atti di bullismo a cui assistiamo per paura di essere considerati spioni dai compagni e dal bullo stesso. In realtà se parliamo con qualcuno di quello che succede, non stiamo facendo la spia, ma  il nostro dovere, aiutando un compagno in difficoltà. Raccontiamo cosa sta succedendo ad un adulto di cui ci fidiamo, oppure incoraggiamo la vittima a chiedere aiuto ai genitori o ai professori.
  • Pensiamo “se la vittima non fa niente vuol dire che per lei non è un problema
    Alcuni ragazzi, vedendo che la vittima non reagisce alle continue prepotenze, non ritengono necessario intervenire in suo aiuto perché pensano che non le importi essere vittima di bullismo.
  • Infine, ci lasciamo immobilizzare dalla paura.
    I bulli a volte minacciano che le cose si metteranno male anche per chi denuncia quello che è successo, per questo motivo spesso gli spettatori non intervengono. Se tutti i compagni della vittima si unissero insieme, potrebbero far capire a chi fa le prepotenze che il loro comportamento è sbagliato!